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4,5 milioni di euro ai Piani di Zona della Regione per gli sportelli anti-violenza

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Nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni, è stato definito il finanziamento di 4,5 milioni di euro diretto ai Piani di Zona della regione Campania, al fine di promuovere, sul territorio, la nascita di sportelli anti-violenza. Sul tema è intervenuto il consigliere regionale Monica Paolino.  “La Regione Campania è quella più avanti nella trattazione e nell’approfondimento delle tematiche femminili. E’ proprio grazie ad una presenza massiccia di donne in consiglio regionale e alla grande sensibilità messa in campo in questi anni, che è stato possibile approvare ben due leggi sulla violenza di genere.

Un impegno, una dedizione, una caparbietà, la nostra, che è riuscita, attraverso un lavoro di squadra, un ragionamento trasversale, al di là delle ideologie e dei partiti, a portare all’attenzione del governo Caldoro, un argomento molto importante, di grande concretezza. E’ in questo scenario che va inquadrato il finanziamento di 4,5 milioni di euro, ottenuto nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni, per la realizzazione di sportelli anti-violenza su questo territorio. In Campania, ad oggi, esistono solo 9 sportelli, un numero a dir poco esiguo, che dimostra che l’attenzione data a questo tema sociale, è ancora  minima.

Eppure, questa problematica – la violenza sulle donne – ha una grande incidenza nelle nostre realtà territoriali. Grazie a questo finanziamento, sarà possibile rafforzare gli sportelli esistenti o crearne dei nuovi al servizio delle donne, di chi ha bisogno d’aiuto, delle vittime. E’ fondamentale, però, che tali risorse affidate ai Piani di Zona e dunque ai comuni, siano gestiti insieme alle Asl e in sinergia con le associazioni, i gruppi di volontariato che già operano sul territorio e che già hanno una percezione chiara del problema.

E’ un lavoro che va fatto sui territori, è un impegno che va portato avanti anche sul piano della giusta informazione, affinchè tutti conoscano l’esistenza di questi sportelli, affinchè le donne riescano, attraverso il sostegno di professionisti, ad uscire fuori, ad alzare la testa, a trovare il coraggio di denunciare. Considerata l’importanza di questo tema, credo che il finanziamento in questione sia anche troppo esiguo. Per questo motivo, l’altra promessa che vogliamo dal governo Caldoro e dall’assessorato alle Politiche sociali, è quella di attivarsi, per trovare ulteriori risorse, per rafforzare questa nuova esperienza, sulla quale deve convogliare l’interesse e l’impegno di tutti”.

 

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