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Salerno: presentazione del libro “Sanità senz’anima” sul tema delle difficoltà del settore

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Venerdì prossimo 14 marzo 2014 alle 15.30 presso la Sala Conferenze dell’Ordine dei medici di Salerno in Via SS. Martiri Salernitani, 31, si terrà una giornata di studio sui temi affrontati da Gerardantonio Coppola nel suo ultimo libro “Sanità senz’anima”.

Interverranno l’Autore del libro Gerardantonio Coppola, Direttore Organizzazione Sviluppo Risorse Umane e Qualità ASL TO5 – Regione Piemonte, Franca Grosso, Sociologa, Docente professioni sanitarie Facoltà Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Salerno, Catello Parmentola, Psicoterapeuta, Componente Oss. Deont. Consiglio Nazionale Ordine Psicologi, Nicola Provenza, Medico Gastroenterologo, Ideatore Progetto 25, Bruno Ravera, Presidente Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della provincia di Salerno, Gianfranco Tajana, Docente Istologia ed Embriologia Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Salerno.

A 35 anni dall’avvio del Servizio Sanitario Nazionale cosa ne è della Sanità? Cosa ne è di quel Servizio che l’OMS fino al 2000 classificava al secondo posto nel mondo? Quali sono le sue patologie?

Sono queste le domande che il convegno, a partire dal libro di Gerardantonio Coppola, vuole analizzare. Tra le molteplici cause incombe su tutte il primato dell’economia che ha generato una serie di distorsioni del sistema: dall’accentramento decisionale, alla precarizzazione, all’invecchiamento degli operatori, alla disumanizzazione delle relazioni e la mortificazione della conoscenza. Tutti fattori che, come suggerisce il titolo, hanno rubato l’anima alle persone e alla sanità stessa. Ma una sanità in cui le relazioni si riducono a mera transazione economica e vengono meno valori come la compassione, l’aiuto, il riconoscimento, il merito, è una organizzazione che si è allontanata dalla sua missione di salute ed assistenza per diventare, purtroppo, solo un asset produttivo. L’analisi che in questa giornata di studio si vorrà compiere è uno dei passi necessari, seppur non sufficiente, per provare ad allestire alcune risposte che traccino una rotta inversa a quella infelicemente intrapresa.

“Leggere “Sanità senz’anima” non è solo una lettura di approfondimento e/o di consultazione utile, anzi necessaria, per chi lavora in ambito sanitario o nutre comunque un interesse per questi argomenti. … Leggere Coppola è anche un’esperienza emozionante. Si intuisce, senza celarsi, l’autobiografia dell’autore che questa storia e queste storie ha vissuto e vive; esperienze e fatti che conosce bene, dal di dentro: dentro l’anima, appunto. Quell’anima, anche collettiva, minacciata e spesso sconfitta, che oggi rischiamo di perdere definitivamente. “Sanità senz’anima” è, quindi, la storia di coloro (pochi, molti, chissà…) che hanno attraversato e vissuto esperienze significative nelle corsie, nei corridoi, negli uffici del mondo sanitario, come utente, o come operatore, oppure in entrambi i ruoli (chi non è mai stato ammalato?).“Sanità senz’anima” è la storia di chi ha sperimentato la professione non solo come un lavoro, uno dei tanti che può capitare di fare, ma come un mezzo, una grande occasione per esprimere il meglio di sé, la propria umanità; l’occasione per concorrere ad alleviare la sofferenza, con la ferma consapevolezza, spesso frustrata, che in questo ambito si giocano diritti e principi etici non negoziabili“ (la presentazione su “Informa Ecologia del Benessere”).

L’Autore Gerardantonio Coppola è direttore della struttura di Organizzazione e sviluppo risorse umane e qualità dell’ASL TO 5 _ Regione Piemonte. Svolge attività di ricerca e formazione in tema di comunicazione, qualità e organizzazione dei servizi sanitari. Ha realizzato per la Regione Piemonte i volumi L’informazione e la comunicazione in Sanità (2002, 2003) e Qualità e ricerche di marketing nelle organizzazioni sanitarie (2004). Ha pubblicato inoltre I controlli interni nelle organizzazioni sanitarie (Giuffrè, 2007), Le nuove frontiere della comunicazione pubblica (Ediermes, 2010). Il suo ultimo libro è “Sanità Senz’anima” (Ananke, 2013).

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