Site icon Salernonotizie.it

Scivolone urbanistico: la figlia di Calvino invita il Comune a non usare impropriamente le frasi del padre

Stampa
L’Assessore all’urbanistica del Comune di Salerno Mimmo De Maio, tra gli organizzatori del convegno “Italia Viva. Per una carta del rinnovo urbano” e tra i promotori del manifesto di presentazione dell’appuntamento organizzato dal Comune ha esposto il Sindaco De Luca ad un richiamo via social per la frase di Italo Calvino utilizzata in calce al manifesto. In contemporanea con l’iniziativa, è arrivato il richiamo per De Maio, De Luca e i convegnisti sull’uso improprio della frase di Italo Calvino. Giovanna Calvino, la figlia dello scrittore, a sua volta docente universitaria e autrice, ha pubblicato un post su Facebook, con il quale invita il sindaco a leggere piuttosto un altro scritto: “La speculazione edilizia”.

Ecco il suo messaggio integrale: «Scrivo in riferimento a un convegno da voi organizzato in difesa della costruzione abusiva di un mastodontico edificio in riva al mare a Salerno. Sul manifesto del convegno citate impropriamente una frase di Italo Calvino, per giustificare la vostra operazione.

Vi suggerisco una citazione alternativa, che riflette la vera opinione di mio padre sull’argomento, e che sembra applicarsi quasi perfettamente al vostro caso: “tutti questi nuovi fabbricati che tiravano su, casamenti cittadini di sei otto piani, a biancheggiare massicci come barriere di rincalzo al franante digradare della costa, affacciando più finestre e balconi che potevano verso il mare. La febbre del cemento s’era impadronita della Costiera”. È tratta da una novella intitolata ’La speculazione edilizia’ (1957), di cui vi consiglio la lettura».

 

ECCO IL POST DI GIOVANNA CALVINO

 

Exit mobile version