Riteniamo, altresì, che qualsiasi soluzione venga identificata dalla proprietà, anche nella malaugurata ipotesi della cessione, debba avere come condizione prioritaria la salvaguardia dei posti di lavoro. Noi intanto non rinunciamo alla difesa della proprietà pubblica della Centrale del Latte, della qualità del suo prodotto e dei posti di lavoro che garantisce. Forse anche il sindaco di Salerno ha finalmente capito che tutte queste cose non sono separabili. Ci sembra un buon inizio. Infine un appello: la delicatezza della situazione esige calma e serenità di giudizio. Alzare i toni non giova a nessuno.