Sul Crescent Sgarbi aggiunge: “Questo abbraccio verso il mare mi sembra una soluzione molto più coerente di questo Palazzo di Città, inutile gigantismo con una sala così grande che può andar bene solo per i discorsi del sindaco De Luca, ultimo sindaco che commemora il duce”. “L’impresa di De Luca – sottolinea Sgarbi – va valutata per la sua originalità e per il suo decisionismo. Cosa hanno fatto la Iervolino e de Magistris a Napoli? Loro sono il segnale della totale impotenza”. Secondo Sgarbi, “non si può aggredire il primo sindaco di Italia coperto da indagini giudiziarie da parte di magistrati che lavorano un giorno al mese e che ha una cattiva stampa che lo dipinge come se fosse un distruttore. Inoltre ha a che fare con alcune associazioni come Italia Nostra, No Crescent, Figli delle chiancarelle e Giù le mani dal porticciolo. Mi piacerebbe che queste persone guardassero con lo stesso interesse anche palazzi cittadini ben più brutti”.
Crescent: Sgarbi, “Progetto compatibile con idea di città viva. De Luca nasconde in sè architetto”
“Sono qui a rinnovare il mio pentimento e sono sempre più convinto che il progetto sia compatibile con l’idea di una città viva”. Sono state queste le parole espresse dal critico d’arte Vittorio Sgarbi nel corso di un incontro al Comune di Salerno, in riferimento al contestato progetto urbanistico Crescent e alle sue iniziali perplessità. “Nella mia vita – ha detto Sgarbi – ho vissuto una condizione opposta al sindaco salernitano visto che io ho sempre tentato di impedire scempi paesaggistici e per questo dalle associazioni che mi hanno visto qui a Salerno a parlare del Crescent sono stato etichettato come un pentito. Non capisco come la gente si accanisca contro il ‘mostro’ Crescent e tolleri, invece, edifici obbrobriosi in città proprio come Palazzo di Città o il palazzo dell’Inail. Magari a Firenze ci fosse stato un sindaco come De Luca, che a mio avviso nasconde in sè un architetto”.
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