De Luca fa alcune osservazioni nel suo post su facebook: ” La citazione di Zora è assolutamente corretta. Essa è riferita non ad una singola opera ma, come è ovvio, alla sottocultura della conservazione a prescindere, del rifiuto ottuso e pregiudiziale all’innovazione. La frase è lì ed è quella. Che cosa si contesta? La grammatica?
La citazione che viene contrapposta (in modo in questo caso si strumentale, perché riferito nientemeno che ad un singolo edificio di oggi, e che io peraltro non ho neanche citato nella mia introduzione) è del tutto sbagliata.
Nell’area in questione non c’è nessun “digradar della costa” offeso dalla “febbre del cemento”. Lì c’era un’area totalmente cementificata; lì c’erano decine di capannoni fatiscenti; lì c’era il degrado più vergognoso; lì c’era un pezzo di città sottratto e precluso ai cittadini e di cui nessuno dei finti ambientalisti ha mai detto parola.
Avremo la forza e la pazienza per rispondere, punto su punto, ai nemici di Salerno, ed ai cialtroni di tutti i tipi. Avremo la forza di continuare a costruire un futuro di lavoro per i tanti giovani che aspettano che le Istituzioni creino occasioni ed opportunità di vita, per chi non può “vivere” del nulla”.
Avremo la forza e la pazienza per rispondere, punto su punto, ai nemici di Salerno, ed ai cialtroni di tutti i tipi. Avremo la forza di continuare a costruire un futuro di lavoro per i tanti giovani che aspettano che le Istituzioni creino occasioni ed opportunità di vita, per chi non può “vivere” del nulla”.