Un inspiegabile quanto imprevedibile passo indietro non solo sul piano del risultato ma anche del gioco dove i vari Mancini, Foggia e la difesa hanno alzato bandiera bianca prima del tempo. La sensazione è che finora, tranne qualche elemento la Salernitana è sorretta dalla cosiddetta vecchia guardia. I gol di Mendicino, Gustavo e qualcun altro hanno riportato in vita la Salernitana ma non bastano per dare slancio alla squadra in vista degli spareggi play off. A vederlo mezzo vuoto il bicchiere vien subito da dire che la difesa, senza Tuia e Bianchi è un disastro, che Pestrin è fondamentale se si vuole praticare il 4-2-3-1 e che manca, come il pane una alternativa a Mendicino. Fofanà la porta non la vede e Ginestra rimane ancora fermo ai box.
Anche Gregucci ieri ha sbagliato, non una ma due volte. La prima quando ha scelto Perpetuini difensore centrale. Decisione infelice ed apparsa tale fin dalle prime battute. Di soluzioni alternative ce ne erano. Il secondo errore Gregucci lo ha commesso in sala stampa quando ha sparato a zero sulla squadra. I calciatori non hanno reso come al solito ma sarebbe stato giusto fare mea culpa a 360 gradi inserendosi nell’elenco di chi aveva commesso qualche errore di troppo in una giornata che poteva coronare la rimonta granata ed invece si è trasformata in un nulla di fatto carico di rimpianti. Nota a margine: Mezzaroma è andato via senza rilasciare dichiarazioni mentre Lotito incassava l’ennesima contestazione dei tifosi della Lazio. In questa fase, molto delicata, c’è bisogno della proprietà più presente e vicina alla squadra. Proprietàc he farebbe bene ad affrontare e risolvere, in tempi ragionevolmente brevi il nodo relativo ai contratti in scadenza. Per vincere c’è bisogno di serenità e questa serenità, al momento, non tutti possono spenderla.