Gli accertamenti sono proseguiti poi, presso i siti di spandimento nelle località “Chiusi e Difesa”; è emerso così che alla località “Difesa” l’utilizzazione agronomica era avvenuta in terreni non adibiti ad uso agricolo come previsto dalla norma, ma di fatto in area ad uso pascolo. Accertati gli abusi, gli Agenti della Forestale, denunciavano a vario titolo alla competente Autorità Giudiziaria di Vallo della Lucania i 5 trasgressori.
Lo smaltimento non corretto dei reflui dei frantoi, che contengono sostanze chimiche inquinanti dovute ai fitofarmaci e principalmente a residui dei fertilizzanti presenti sul frutto e che permangono nelle acque di vegetazione dopo il processo di produzione, può portare ad un accumulo, nei particolari casi di elevate concentrazioni di tali sostanze, ad una significativa alterazione dei suoli agricoli e delle matrici ambientali.
La Forestale ha condotto, nel corso della campagna olearia 2013-2014 presso i frantoi che operano la molitura delle olive nel Parco del Cilento, area di produzione di olio d’oliva particolarmente apprezzato sul mercato nazionale e tutelato dalla Denominazione Origine Protetta (D.O.P.), un numero complessivo di 27 controlli.
Tale attività, si è conclusa con l’irrogazione di numero 4 sanzioni amministrative per un importo di circa € 3.000 e, sotto il profilo di rilievo penale, con la denuncia alla Autorità Giudiziaria di 5 persone.
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