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La Camera approva l’Italicum. Ma come funziona? Ecco la scheda

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Approvato alla Camera l’Italicum. La riforma della legge elettorale ha ottenuto 365 voti favorevoli e 165 contrari. Il testo ora passerà all’esame del Senato. Immediato il commento di Matteo Renzi su Twitter: “Grazie alle deputate e ai deputati. Hanno dimostrato che possiamo davvero cambiare l’Italia. Politica 1-Disfattismo 0. Questa #lasvoltabuona“.

Protesta dei Cinque Stelle in Aula: i deputati del Movimento espongono cartelli con i ritratti dei leader del Pd e di Fi divisi da un cuore ross: “Grande sintonia Renzi-Berlusconi. Condannati all’amore”. La presidente Laura Boldrini ha ordinato la rimozione dei cartelli. L’Italicum ottiene il sì al termine di una maratona notturna e dopo una serie di votazioni ad altissimo rischio. L’intesa Renzi-Berlusconi regge e vengono respinti per il rotto della cuffia gli emendamenti che potevano minarla, soprattutto quello sulla doppia preferenza di genere dove Matteo Renzi evita lo scivolone per 20 voti soltanto e si vede costretto a schierare in Aula il governo a ranghi compatti, ministri e sottosegretari. La nuova legge per la Camera, come il Porcellum, è un sistema proporzionale con un premio di governabilità che assicura la maggioranza assoluta al partito o alla coalizione vincente. Per incassare il premio bisognerà aver superato la soglia del 37% dei voti. Il premio è fissato al massimo al 15%, in modo da permettere al vincitore di raggiungere (ma non superare) il tetto dei 340 seggi (pari al 55%).

LA SCHEDA

Il premio di maggioranza al 37%. La nuova legge per la Camera, come il Porcellum, è un sistema proporzionale con un premio di governabilità che assicura la maggioranza assoluta al partito o alla coalizione vincente. Per incassare il premio bisognerà aver superato la soglia del 37% dei voti. Il premio è fissato al massimo al 15%, in modo da permettere al vincitore di raggiungere (ma non superare) il tetto dei 340 seggi (pari al 55%).

Doppio turno se nessuno supera la soglia del 37%Se nessuno supera la soglia del 37%, i primi due partiti o coalizioni si sfidano in un doppio turno per l’assegnazione del premio. Il vincitore ottiene 327 seggi, i restanti 290 vanno agli altri partiti. Fuori dal conteggio i deputati eletti all’estero.

 In coalizione sbarramento al 4,5%, al di fuori l’8%.Precluso l’ingresso in Parlamento a chi non supera un determinato numero di voti. Per i partiti che si presentano al di fuori delle coalizioni (come per esempio il M5S) la soglia è all’8 per cento. Per i partiti in coalizione, lo sbarramento è al 4,5%, mentre le coalizioni dovranno superare la soglia del 12%. Ci sono meccanismi per garantire la presenza delle minoranze linguistiche.

Massimo 120 collegi plurinominali. L’Italia sarà divisa in un massimo di 120 collegi plurinominali, che più o meno coincidono con le province. In ciascun collegio vengono eletti da 3 a 6 deputati.

Nessuna possibilità di esprimere preferenze. Ogni partito presenta brevi liste bloccate, senza possibilità per gli elettori di esprimere preferenze.

Liste paritarie, ma senza alternanza obbligatoria. Le liste dei candidati dovranno garantire la presenza paritaria di uomini e donne: 50% e 50%, ma senza alternanza obbligatoria. Le liste potranno avere fino a due uomini di seguito. Sono stati, infatti, bocciati in aula alla Camera i tre emendamenti “rosa” con tre possibilità per assicurare la parità di genere: l’alternanza uomo-donna nei listini bloccati, il 50 per cento di capilista donne o in alternativa il 40 per cento di capilista donne.

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