In merito all’iniziativa promossa insieme con la Commissione europea, Caldoro spiega che la missione per la crescita si è voluta fare per mostrare a 600 imprese europee ed extraeuropee ”la capacità di attrarre del nostro territorio”. ”Dobbiamo dimostrare alle imprese che qui si può investire – ha sottolineato – Siamo la Regione che investe di più in ricerca, quasi 1,6% di Pil, le imprese sono interessate e per noi è segnale di credibilità e forza”. ”La Campania – ha concluso – ha recuperato il suo ruolo che in Europa aveva perso”.
Fondi Ue: Tajani, meno feste e sagre e più industria
”Meno feste e sagre e più politiche industriali”. Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione Europea, è in Campania per la prima delle due giornate della missione per la crescita con 600 aziende europee ed extraeuropee ”per vedere quali sono le possibilità di investimento sotto la bandiera dell’Unione Europea”. Le due giornate sono il frutto di ”un impegno che abbiamo preso con il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, quando chiamammo a raccolta tutti i presidenti delle Regioni del Sud Italia, convinti che la crescita dovesse partire anche dal Sud Europa”.
In Campania, ha evidenziato Tajani, ”ci sono delle eccellenze, dall’aerospazio all’automotive, che contraddicono assolutamente lo stereotipo di una terra negativa”. ”Caldoro ha avuto la capacità di rendersi conto che le capitali sono tre, Napoli, Roma e Bruxelles – ha sottolineato – e che avere un rapporto stretto con le istituzioni comunitarie significa poter raccogliere le opportunità che offre l’Europa, la quale non chiede solo sacrifici ma punta sulla politica della crescita”. Tajani riconosce al governatore campano ”la capacità di aver invertito la rotta sulla gestione dei fondi”.
Le missioni per la crescita, dopo la Campania, toccheranno la Sicilia e, in ogni caso, interessano Portogallo, Grecia, Spagna, Belgio e Paesi extraeuropei come, per esempio la Cina, dove, come raccontato da Tajani, ”uno studio ingegneristico di Vicenza ha vinto l’appalto per il controllo dei ponti di una provincia cinese”. Per la politica industriale, nella prossima programmazione europea 2014-2020, sono previsti 150 miliardi, a cui si aggiungono, fa sapere ancora Tajani, 100 miliardi di fondi europei destinati alle Regioni, 40 miliardi di Horyzon 2020 e ”per la prima volta si possono mettere insieme le risorse comunitarie del settore ricerca e innovazione”.
E annuncia tre proposte: ”Tre giorni, 100 euro per una nuova impresa, trenta giorni per ogni autorizzazione richiesta, riduzione e tempi certi per i contenziosi”.
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