L’ultima risonanza magnetica ha escluso patologie gravi. L’attaccante napoletano, autore l’anno scorso di 17 gol in seconda divisione con la Salernitana e l’anno prima di 21 reti col Sorrento, che gli valsero il titolo di capocannoniere in prima divisione, potrebbe rientrare per la gara interna col Catanzaro del 23 marzo e dare il suo contributo nel finale di stagione. In vista dei prossimi scontri diretti e soprattutto dei playoff l’esperienza del “Cobra” potrà tornare utile alla Salernitana che, ad esempio, in caso di assenza di Mendicino non ha un altro attaccante prolifico sotto porta. Quando le partite diventeranno decisive ci sarà bisogno di giocatori di spessore come Ginestra, che ha giocato l’ultima partita contro il Barletta alla prima di Gregucci, mentre per Esposito e Molinari il discorso è diverso. Esposito quest’anno ha giocato le prime sei partite e poi si è fermato. Molinari non vede il campo da oltre due mesi, dalla sconfitta di Lecce del 5 gennaio. Lo staff medico della Salernitana, guidato dal dottore Italo Leo, sta seguendo con attenzione i due calciatori ma per entrambi le percentuali di recupero sono basse.
Ginestra, Esposito e Molinari…la spina dorsale di una volta
Quella che ad inizio stagione era la spina dorsale della Salernitana oggi resta fuori. Ginestra, Esposito e Molinari non sono partiti per il ritiro di Roma. Per loro ancora lavoro differenziato in attesa di superare i rispettivi infortuni. Nel calcio attaccante, centrocampista mediano e difensore centrale sono i tre punti fermi attorno ai quali costruire il resto della squadra. Per motivi diversi i tre calciatori non sono riusciti a dare quanto volevano e devono ancora mordere il freno. C’è chi spera di rientrare a breve e chi sarà forse costretto a guardare i compagni per il resto della stagione. Tra i tre le maggiori possibilità di tornare in campo ce le ha Ciro Ginestra, fermato nelle ultime settimane da un problema al bicipite femorale con noie al ginocchio.
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