Discorso diverso in Lombardia, dove, la finale d’andata di Coppa con la Salernitana rappresenta un appuntamento di cartello, probabilmente la gara più importante disputata in questa stagione allo stadio “Brianteo”, dal momento che, con la riforma dei campionati, in Seconda Divisione la lotta nella parte alta della classifica non è particolarmente agguerrita. I lombardi non avranno problemi a rientrare nel gruppo di squadre in possesso dei requisiti per disputare la Lega Pro unica, in programma nella prossima stagione. E’ inevitabile che in tale contesto, Salernitana e Monza attribuiscano un valore diverso alla competizione tricolore. Ciò non vuol dire che i granata non punteranno alla conquista del trofeo, anche se la finale di ritorno, in programma il 16 aprile all’Arechi, rappresenterà una scomoda parentesi tra la gara di Prato ed il big match casalingo col Perugia. A Gregucci spetterà l’arduo compito di alternare gli uomini e dosare le energie. Mentre i granata sono divisi tra campionato e coppa, la società lavora in ottica futura per garantire una maggiore serenità alla squadra, in merito alla questione campi. L’intesa con il Comune di Salerno è stata ormai raggiunta sia per il Campo Volpe, sia per la gestione del manto erboso dell’Arechi. L’accordo, per ora solo verbale, sarà formalmente definito non appena tutti i passaggi burocratici saranno espletati. La Salernitana è pronta al salto di qualità, alla squadra di Gregucci spetta quello di categoria.
Salernitana: granata tra Coppa, Campionato e futuro
Salernitana all’opera per il rush finale del campionato, con il pensiero rivolto alla Coppa Italia. La sfida in Brianza non rischia di distogliere l’attenzione della squadra granata dall’obiettivo play off, tutt’altro. Il doppio appuntamento con la finale della manifestazione tricolore, sotto il profilo emotivo, sembra coinvolgere più il Monza che la Salernitana, chiamata a tenere alta la concentrazione in vista delle “prove tecniche” per gli spareggi promozione, attese nelle prossime decisive giornate. La finale di Coppa, quella d’andata, che si giocherà tra meno di una settimana, farà da prologo al terribile ciclo di scontri diretti che la truppa di Gregucci dovrà sostenere. La Salernitana rimane col fiato sospeso, ma non per questo non proverà a mettere già le mani sul secondo trofeo dell’era Lotito – Mezzaroma. In questa fase i granata preferiscono non guardare oltre e continuare a concentrarsi su un ostacolo alla volta.
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