Ma soprattutto verrà effettuato un piccolo richiamo di preparazione, per permettere ai giocatori della rosa (soprattutto quelli arrivati a gennaio) di avere benzina da sfruttare nelle ultime gare della stagione e per di arrivare ai play off tirati a lucido. Sempre sperando di poter recuperare pure alcuni infortunati cronici. Inoltre, andrà registrata ulteriormente la difesa che (priva di Bianchi e Tuia), domenica a Grosseto ha subito due gol in una sola partita (nell’era Gregucci non era mai successo). Ma soprattutto si cercherà di comprendere per quale motivo (come era già accaduto a L’Aquila) la squadra granata non sia riuscita ad imporre il proprio gioco, a creare occasioni in serie (cosa che invece ha contraddistinto le altre partite della gestione Gregucci) e perchè siano stati commessi così tanti errori in fase di impostazione. In Coppa al Brianteo mercoledì prossimo la Salernitana cercherà di ottenere un risultato positivo, ma è chiaro che le attenzioni di tutti sono rivolte al successivo impegno di campionato. Vietato steccare la gara col Catanzaro è il diktat, a Gregucci spetta il compito di trovare il modo migliore per affrontare la prima di sei finali per raggiungere i play off ed ottenere la miglior posizione possibile nella griglia degli spareggi.
Salernitana: serve il salto di qualità
Il primo mese e mezzo per Gregucci ed il suo staff è stato improntato alla gestione dell’emergenza. Chiamato in corso d’opera al capezzale della Salernitana lo scorso 26 di gennaio, il tecnico pugliese sin dal primo impegno ufficiale (Salernitana-Barletta 3-0) ha scelto un modulo che potesse ben adattarsi alle caratteristiche degli elementi della rosa, senza sforzi particolari in termini di comprensione. Il 4-2-3-1, d’altronde, è una variante del 4-4-2, uno schema “base”, che prevede solo tanta applicazione dal punto di vista mentale e tanta disponibilità al sacrificio (e dunque corsa). Ora, invece, a Gregucci società e piazza chiedono di fare il salto di qualità e il trainer granata cercherà di sfruttare questi 10 giorni di ritiro proprio per fare questo. A Roma, intermezzo della gara d’andata di Coppa a Monza a parte, il tecnico di origini pugliesi darà ai suoi ragazzi compiti precisi: si cercherà di prendere confidenza anche con altri schieramenti tattici, che potranno essere proposti in determinate partite o anche a gara in corso a seconda delle circostanze.
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