L’ Università degli Studi di Salerno saluta il Concorso creativo “InChiostro”. La giuria, formata dai docenti Antonella Trotta, Maria Passaro, Stefania Zuliani, Alfonso Amendola e dal Direttore del DISPAC prof. Mauro Menichetti, si è riunita designando i nomi degli studenti vincitori dell’ iniziativa. Due le sezioni premiate: Fotografia e Scrittura creativa (prosa e poesia). A vincere la sezione Fotografia, è Linda Senatore. E’ sua “La giornata InChiostro” che ha avuto la meglio sugli altri scatti ispirati all’opera di Sottsass e Cucchi. Per la sezione Scrittura Creativa (poesia), invece, il vincitore è Costantino Vassallo con il componimento “Aliquid stat pro aliquo”. Entrambi i vincitori si aggiudicano un tablet iPad mini 16GB Wi-Fi Cellular, e la pubblicazione delle proprie opere sul catalogo dedicato al restauro del “Chiostro della Pace” edito da Umberto Allemandi & C. A conferma dell’ apprezzamento generale della giuria per i contributi inviati dagli studenti, il conferimento per entrambe le sezioni, di altrettante menzioni speciali, rispettivamente a Federica Manni per la fotografia “Geometria visiva”, e a Raffaele Molisse per il racconto “M# 16” .
“Siamo felici di salutare il concorso “InChiostro”, – dichiara la prof.ssa Maria Passaro, Responsabile scientifico del Laboratorio di Storia dell’Arte del DISPAC – l’ iniziativa ha risposto appieno all’obiettivo posto dall’ intero progetto di recupero e valorizzazione del “Chiostro della Pace”: quello di rivalutare e di promuovere l’opera di Sottsass e Cucchi, patrimonio del nostro Ateneo, ma anche quello di avvicinare gli studenti, primi destinatari dell’iniziativa, a vivere l’opera e a dialogare con essa”.
A chiudere l’iniziativa, la cerimonia di premiazione dei vincitori prevista per il 6 maggio alle ore 10:00, presso i locali della mensa del Campus. Ospite della giornata, Peppe Lanzetta, attore e scrittore campano che parteciperà alla giornata. La cerimonia sarà occasione per valorizzare tutte le opere degli studenti pervenute al concorso, protagoniste di un percorso espositivo a loro interamente dedicato. Un momento in cui tornare a celebrare il “Chiostro della Pace”, e l’ incontro tra l’opera e il suo pubblico.