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15enne ubriaca offre sesso orale, fa discutere inchiesta Fatto Quotidiano

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“Se a quattordici anni non ti fai stappare sei una sfigata”. Continua a fare discutere l’inchiesta de “Il Fatto Quotidiano”. Un tuffo nel mondo del sesso fra gli adolescenti. Il quotidiano ha raccontato prima la storia di Chiara, 15enne milanese simbolo delle giovani di oggi, sveglie e coraggiose, e poi quella di Mattia, un 15enne liceale, che si misura ogni giorno con le coetanee decisamente più disinibite, al punto da imbarazzarlo.

Dalle sfide quotidiane con l’altro sesso Mattia, come altri ragazzi parietà, ne esce con le ossa rotte. “Non sappiamo bene cosa dobbiamo fare – ha ammesso il 15enne -. Metti che ci andiamo a letto e va male: diventa molto imbarazzante. Non fai a tempo a uscire dalla stanza che lei sta già messaggiando con le sue amiche per mandare un resoconto completo di tutto quello che abbiamo appena fatto. Descrivono ogni dettaglio e poi ti danno il voto, dicono se sei stato bravo o no. È davvero una sfida avere a che fare con queste cose”.

Mattia racconta con imbarazzo la propria verginità. “Le ragazze ci provano, ma io non voglio che la mia prima volta sia con una che mi salta addosso e mi ribalta. Voglio che sia speciale, voglio essere innamorato”. Poi parla dell’ultimo festino di Capodanno con altri coetanei. Una serata all’apparenza divertente, ma che si è poi trasformata in incubo. Ragazzi e ragazze, tutti adolescenti. Si beve e ci si diverte. “Nel casino ho visto la mia ex. Era ubriaca, che girava e chiedeva ad alta voce: ‘Chi vuole un pompino?’.

 

È stata una cosa orribile, tristissima. Come se non bastasse al piano di sopra c’erano quattro ragazzi e due ragazze, tutti di 16 anni, che facevano le loro cose. Poi la mia ex, che ha solo 14 anni, si è aggiunta a loro. Me l’aspettavo, perché queste ragazze aprono le gambe come niente, ma ci sono rimasto comunque malissimo”.

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