Nel verbale d’intesa si precisa che “l’azienda e le organizzazioni sindacali concordano sul principio che, in particolare in un momento di complessiva difficoltà del sistema produttivo, il ricorso agli strumenti della flessibilità nell’organizzazione del lavoro, accompagnato dalla salvaguardia dei trattamenti economici netti dei lavoratori, rappresenta lo strumento principale per preservare l’attività d’impresa e con essa stabile e buona occupazione”.
L’intesa assicura all’azienda, colpita da una significativa riduzione del fatturato, di poter contare su una piena collaborazione dei lavoratori e del sindacato in termini di organizzazione flessibile del lavoro e facendosi carico di mantenere immutata la retribuzione.
“Si chiude finalmente e nel modo migliore questa vertenza, difficile e simbolica.”
Così l’assessore al Lavoro Severino Nappi.
“La Campania – lavoratori, impresa e Istituzione – ha dovuto fare da sola. Flessibilità sì, ma insieme alla salvaguardia della retribuzione e, con essa, della dignità dei lavoratori. A loro va il mio primo pensiero, per aver saputo portare avanti una delicata battaglia, più grande di loro, a cui tuttavia non si sono sottratti. Poi vorrei ringraziare il sindacato per la responsabilità nell’affrontare complessivamente la vicenda. Ed infine vorrei sottolineare quanto fatto dall’azienda napoletana che, seppure lasciata completamente sola da Mc Donald’s Italia, ha saputo cogliere il valore della solidarietà sociale e della scommessa sul lavoro. Una bella pagina per le politiche del lavoro: dalla Campania e da questo accordo parte un esempio per la gestione delle crisi aziendali per scongiurare i licenziamenti e far prevalere il buonsenso”, conclude Nappi.
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