Si è svolto sabato 15 marzo, presso il Comune di Salerno, un incontro con una delegazione di sindaci, sulla questione dei fondi europei. Nel corso della riunione il Sindaco di Salerno ha illustrato la posizione del capoluogo rispetto al bando regionale di dicembre. Dopo aver cancellato la legge 51; dopo aver ignorato emergenze idriche e viabili; dopo aver perso quattro anni senza fare nulla, la Regione è arrivata con l’acqua alla gola a ridosso della scadenza del 2015, oltre la quale saranno perduti i fondi non spesi. Per anni e anni si sono ignorati centinaia di progetti cantierabili depositati presso gli uffici regionali. Uno scandalo nazionale, di cui dovrebbero chiedere scusa. Con un polverone mediatico si è cercato di nascondere questi irresponsabili ritardi.
Nel corso della riunione è stato chiarito che, con il ricorso al TAR presentato dal Comune di Salerno, non si è chiesta e non si chiederà nessuna sospensiva del bando regionale di dicembre (il cui iter, dunque, va avanti normalmente). Il Comune di Salerno si batte per ottenere una tutela giudiziale, anche a titolo di risarcimento compensativo, in sede di future programmazioni di fondi europei. Chiarito questo, e respinta la truffa mediatica di questi giorni, il Comune di Salerno lancia alla Regione Campania la sfida dell’efficienza, della concretezza e della trasparenza, in quattro punti.
1) Si dica subito a quanto assommano le risorse effettivamente disponibili, garantendo che questa modalità di impiego dei fondi sia condivisa dal governo e dall’Unione Europea.
2) Siano emessi entro un mese i decreti di finanziamento dei 530 progetti già dichiarati “coerenti”, con relativa certificazione sulla cantierabilità.
3) Siano garantiti tempi certi nell’erogazione dei finanziamenti, e nei successivi pagamenti degli stati d’avanzamento. Tempi dilatati renderebbero impossibile il rispetto della scadenza di dicembre 2015 per la spesa, e metterebbero a rischio i bilanci dei comuni.
4) Si quantifichino le risorse impegnate per i grandi progetti privi di cantierabilità, e si destinino queste risorse ai progetti già presentati da anni alla Regione nell’ambito del parco progetti.
Rispetto a questi punti verificheremo chi fa propaganda, e chi no; chi pensa al lavoro, e chi pensa ai clienti. In una prossima iniziativa saranno illustrate proposte più di fondo per l’uso dei fondi europei.
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