Il governatore della Campania Caldoro lancia la sfida a Renzi: sciolga le Regioni. «Il governo faccia tutto quello che finora non è stato fatto. Su Pompei l’Europa è stata veloce, noi Regione abbiamo stanziato 105 milioni. Stessa storia per il Porto di Napoli: abbiamo impegnato 300 milioni e altri 200 arriveranno. Eppure i progetti restano non attuati. Dunque, meglio i commissari». Sullo strappo tra cosentiniani e il resto di Fi in consiglio regionale poi è chiaro: «Non mi curo degli scontri nei partiti, io mi occupo dei cittadini». Ed esclude l’ipotesi rimpasto.
Su De Luca e gli attacchi subiti dal sindaco di Salerno Caldoro dice: «Mi auguro che nella campagna per la Regione trovi argomenti più solidi: con questo ricorso sui fondi Ue ai Comuni con meno di 50mila abitanti ha finito per mettersi contro tanti sindaci e i cittadini di questi Comuni. Gli consiglierei di ritirare il ricorso. Anche perché Salerno, da grande città, ha già ricevuto sostanziose attribuzioni di risorse. Io credo che noi dobbiamo smettere di sperare nelle risorse aggiuntive. Piuttosto dobbiamo gestire bene quello che c’è. Serve quel percorso virtuoso che la Germania ha saputo intraprendere nel cammino di unificazione Ovest-Est: serve un riequilibrio della spesa pubblica ordinaria. I fondi europei non bastano. Il divario Nord-Sud si colma soltanto con un intervento ordinario dello Stato».
1 Commento