E se riuscisse a rimanere imbattuta in trasferta fino al termine della stagione regolare (piazzando almeno un blitz tra Frosinone, Prato e Pagani all’ultima di campionato) avrebbe la possibilità di guadagnare diverse posizioni, rispetto alla settima piazza attualmente occupata dai granata (in vantaggio negli scontri diretti col Benevento). La sensazione è che a rischiare più delle altre sia il Pisa e allora è proprio sulla compagine toscana che la Salernitana, dopo aver raggiunto i sanniti, deve iniziare a fare la corsa. Poi, di domenica in domenica, l’obiettivo (e l’avversario da scavalcare) potrebbe cambiare. Ma, come detto, bisogna ragionare una partita alla volta, e allora dal triplice fischio finale della fastidiosa sfida di Monza, bisognerà concentrarsi solo ed esclusivamente sullo scontro diretto col Catanzaro, gara da vincere con una prova convincente e, possibilmente, con l’aiuto del pubblico, che nei play off potrebbe rappresentare un’arma letale che la Salernitana potrebbe sfruttare.
Campionato: da adesso 6 finali da vivere tutte d’un fiato
Sei finali da vivere col fiato sospeso, senza cali di tensione, senza margini di manovra nè passi falsi. Inutile fare calcoli, la Salernitana deve ragionare partita per partita perchè, mai come in questo momento, la squadra di Lotito e Mezzaroma è padrona del proprio destino. Nelle ultime sei giornate i granata saranno chiamati ad affrontare quattro scontri diretti, cinque se il Prato alla penultima fosse ancora in corsa per un posto al sole. Per questo motivo, Montervino e soci dovranno dimostrare sul campo di meritare più degli altri una delle otto posizioni utili per accedere agli spareggi promozione in base al regolamento proposto quest’anno dalla Lega Pro, prima della riforma dei campionati. E’ chiaro che se la Salernitana vincesse tutte e tre le partite che restano da giocare all’Arechi (contro Catanzaro, Pisa e Perugia) compierebbe dei passi decisi verso l’accesso alla zona spareggi.
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