L´effetto sarebbe non solo che tutti gli atti (procedure di gara, etc.) che i Comuni si apprestano a porre in essere sarebbero travolti ma addirittura la spesa relativa ai lavori gia´eseguiti rimarrebbe priva di copertura, con esiti drammatici per i Comuni interessati, gia´provati dalle restrizioni della finanza pubblica”. Lo scrive in una nota l’Avvocato Marcello Feola.
“Se il Comune di Salerno avesse davvero a cuore i piccoli Comuni – continua Feola -, avrebbe dovuto con serieta´e responsabilita´rinunciare del tutto al ricorso, non solo alla “sospensiva”, senza invece strumentalizzarli per tentare (mi pare con scarsi risultati, vista l´ottima risposta del Presidente Caldoro) di “ricattare” la Regione attraverso un “risarcimento compensativo”.
Per dette ragioni, contrariamente a tutti quei Sindaci che partecipando all´incontro con De Luca e condividendone le scelte hanno “svenduto” le loro comunita´in nome dell´appartenenza politica, i Comuni di Aquara, Castelcivita, Roccadaspide, Monteforte, Stio, Campora, Laurino, Moio della Civitella, Vallo della Lucania, Orria, Camerota, Sanza, Castellabate, Contursi, a tutela della propria dignita´e delle proprie comunita´amministrate, andranno avanti nell´azione di contrasto alla deprecabile iniziativa giurisdizionale del Comune di Salerno, costituendosi in giudizio a mezzo del sottoscritto avvocato spiegando un intervento ad opponendum, con il quale chiederanno espressamente che il Comune di Salerno sia condannato al pagamento delle spese processuali per la temerarieta´del ricorso presentato.
Avv. Marcello Feola
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