L’operaio aggredito si è così recato immediatamente presso il più vicino ospedale, a Nola, dove gli hanno diagnosticato “cervicalgia post-traumatica e contusione in regione lombare”, ed ha poi presentato denuncia presso i Carabinieri della stazione di Cicciano. Ed è proprio grazie all’intervento di questi ultimi, nella persona del Comandante della caserma, che questa mattina è stato possibile comunque rimuovere il contatore all’utente moroso, operando in sicurezza e senza il pericolo di nuove aggressioni.
“Si tratta di un gravissimo episodio di violenza che condanniamo fermamente e che perseguiremo legalmente – spiega Giovanni Paolo Marati, Amministratore Delegato della GORI. Per fortuna si tratta di casi isolati, di segno contrario rispetto alle sempre più crescenti segnalazioni e denunce, da parte dei cittadini, di abusi e di altre irregolarità, che pervengono soprattutto al nostro Numero Verde. Io ringrazio proprio i cittadini onesti, per tutelare i quali continueremo a batterci senza sosta, ed esprimo tutta la mia gratitudine in particolare all’Arma dei Carabinieri, per il consueto e tempestivo intervento”.
“Questi atti deplorevoli perpetrati ai danni di personale dipendente che sta svolgendo le proprie mansioni – dichiara Amedeo Laboccetta, presidente di GORI – non fermeranno in alcun modo la nostra battaglia per la legalità. Avremo tolleranza zero verso tutti coloro che colpevolmente non regolarizzano i pagamenti o si allacciano abusivamente alla rete idrica. La campagna contro i morosi e gli abusivi proseguirà in maniera massiccia su tutto il territorio che gestiamo. E’ ovvio, però, che l’azienda non intende perseguire gli utenti che vivono particolari situazioni di disagio economico e sociale, per i quali esistono diversi strumenti di tutela, dal regolamento del servizio idrico integrato, che prevede agevolazioni per le fasce deboli, a specifici protocolli sottoscritti con le amministrazioni comunali, grazie ai quali le Politiche Sociali possono segnalare particolari casi di indigenza”.