Al maestro D’Amato, oltre all’attività puramente scolastica gli si riconoscono tre esilaranti commedie in vernacolo santarsenese e un dizionario dialettale, al momento irreperibile. Inoltre, egli fu Giudice Conciliatore; promotore di diverse attività e gruppi locali e tesoriere del comitato d’onore per le celebrazioni commemorative pro Avv. Antonio Cafaro.
Dopo la fase di inventariazione e catalogazione del patrimonio librario, progetto portato avanti dai volontari del Servizio Civile (anno 2010 -Ida De Paola, Maria Luisa Vricella, Cathrine De Leo, Antonio Tierno, Annalisa Terranova, Vincenzo Palermo, Paolo Tierno, Michael Stella, Francesco Pandolfo e Andreina Flora), l’Amministrazione Comunale, con il sostegno organizzativo dell’Associazione di volontariato culturale Agape, ai fini di una prossima apertura e fruibilità della detta biblioteca, ha inteso procedere, con propria deliberazione di Giunta, all’intitolazione. L’appuntamento, fissato per le ore 18:00, nell’Aula Consiliare del Municipio, vedrà la partecipazione della dott.ssa Rosanna Romano, Direttore Generale politiche culturali –Regione Campania; della dott.ssa Barbara Cussino, Direttore Generale Sett. Musei e Biblioteca Provinciali, del prof. Carmine Carlone, storico e autore; dell’editore Francesco D’Amato, della Gaia editrice e del prof. Rino Mele, dell’Università di Salerno, a cui è affidata la prolusione all’evento. La biblioteca, come lo stesso Sindaco ha affermato «è una opportunità, che quest’amministrazione offre ai suoi concittadini. In particolare, desideriamo offrire ai ragazzi, ai giovanissimi e ai giovani del nostro comprensorio una possibilità ulteriore di confronto e di ricerca sulle tematiche, che hanno caratterizzato la storia, la cultura, la lingua, gli usi e le tradizioni del nostro Meridione d’Italia. La biblioteca, oltre ad offrire un nutrito titolario di opere varie, vuole impegnarsi nella raccolta e fruizione di tutti quei titoli riguardanti la storia e le vicende meridionali». Al momento culturale prenderà parte la Compagnia Eduardo di Sala Consilina e i familiari del maestro Sebastiano D’Amato.
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