La vittima del reato, insieme alla madre, si è recata ieri intorno alle ore 13.30 presso il Commissariato di Sarno per denunciare quanto le era capitato. I poliziotti hanno così ricostruito l’accaduto in base alle dichiarazioni rilasciate dalla giovane donna che aveva conosciuto S. M. pochi anni prima e domenica scorsa si era recata in provincia di Benevento, dove risiede lo straniero, per trascorrere la giornata festiva in sua compagnia.
La donna ha raccontato agli agenti che dopo essere giunta nell’abitazione dell’amico era stata tenuta in casa contro la propria volontà e costretta a subire atti sessuali. Per tenerla a bada il tunisino le aveva più volte stretto le mani al collo e le aveva provocato contusioni multiple su tutto il corpo e addirittura una sospetta lesione ossea.
La vittima ha dichiarato inoltre di essere stata segregata nell’appartamento dalle ore 21.00 della domenica sera fino alle 08.00 del lunedì, allorquando S. M. decideva di lasciarla andare, accompagnandola sino alla stazione di Cancello Arnone.
Non essendovi treni utili, la vittima riusciva a contattare telefonicamente la madre la quale partiva dalla provincia di Salerno e l’accompagnava direttamente negli uffici del Commissariato di Sarno. Gli agenti del Commissariato hanno accompagnato la giovane donna presso il locale Ospedale Civile “Martiri di Villa Marta”ove i sanitari, dopo una serie di accertamenti medici, confermavano l’avvenuta violenza carnale.
A questo punto sono scattate le ricerche di S. M. ed i poliziotti del Commissariato di Sarno insieme ai colleghi della Squadra Mobile di Benevento si sono recati immediatamente nelle zone tra Arpaia, Paolisi, Montesarchio e Rotondi, in provincia di Benevento.
Dopo una lunga attività di ricerca, durata tutto il pomeriggio di ieri, solo in tarda serata gli agenti della Polizia di Stato hanno rintracciato S. M. mentre percorreva a piedi la strada statale Appia nel comune di Paolisi, nei pressi di una area di servizio.
Il tunisino è stato sottoposto a fermo di P.G. e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente è stato accompagnato presso il carcere di Benevento.
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