Si tratta di accertamenti che è necessario eseguire scrupolosamente e tempestivamente per tutelare la salute e la integrità delle persone, e per salvaguardare la qualità delle produzioni agro-alimentari. Il rigoroso svolgimento di queste indagini è fondamentale per lo stesso rilancio della agricoltura di quei territori, che può vantare tante produzione di eccellenza e che va sostenuta con adeguate misure. La sicurezza delle persone e delle comunità impone altresì che siano attivati tutti gli screening sanitari previsti dal DL, attraverso la celere individuazione delle patologie, sulla base della autorevole proposta dell’Istituto Superiore di Sanità.
“Parimenti – concludono Realacci e Iannuzzi – occorre realizzare tutti gli altri punti qualificanti del decreto, legati al contrasto della criminalità, al controllo del territorio, alla valorizzazione delle produzioni di qualità ed al reperimento, attraverso i canali attivabili, delle risorse per le bonifiche prioritarie. Siamo certi che il vasto e significativo movimento di cittadini, che ha favorito una prima e positiva inversione di rotta rispetto alle omissioni ed ai ritardi accumulatisi negli anni, sarà ancora decisivo per aiutare ora la piena applicazione della normativa del decreto “.