L’attività, condotta in collaborazione con personale dell’ASL SA/3, ha permesso di appurare che all’interno dei cantieri navali di Sapri venivano effettuati lavori di manutenzione sulle imbarcazioni non rispettando la normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e smaltendo illecitamente rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi quali eternit, carcasse di auto, batterie esauste, vernici, pitture, copertoni, olii esausti e detergenti, lattine, bottiglie, lamiere e quant’altro che potesse inquinare l’ambiente e deturpare il territorio.
I sequestri, avvenuti al termine delle attività ispettive, hanno riguardato non solo i cantieri, ma anche le centinaia di barche custodite.