Il gol del giovane prodotto del vivaio della Lazio, subentrato in corso d’opera a Mounard, ha scatenato sugli spalti l’entusiasmo dei tanti supporters salernitani (principalmente residenti al Nord) che hanno voluto seguire dal vivo la loro squadra del cuore in un appuntamento che comunque per certi versi resterà nella storia, visto che è solo la seconda finale raggiunta dalla Salernitana nella Coppa Italia di terza serie. La prima, alla fine degli anni ’70, non fu fortunata. Stavolta, invece, sembrano esserci tutti i presupposti per arricchire la bacheca de club con un altro trofeo, dopo la Supercoppa di Seconda Divisione vinta nella passata stagione.
La finale di ritorno si giocherà solo tra un mese, mercoledì 16 aprile per l’esattezza (sempre di sera), motivo per cui nel frattempo Montervino e soci potranno concentrarsi anima e corpo su quello che resta l’obiettivo principale, vale a dire il campionato. La Salernitana nelle ultime gare della stagione regolare deve cercare di conquistare il miglior piazzamento possibile nella griglia di partenza dei play off e quindi dovrà vincere diversi scontri diretti (a partire da quello di domenica col Catanzaro) per scalare qualche posizione nella graduatoria generale e per riuscire ad affrontare almeno il primo turno col fattore campo favorevole. Questo significherà affrontare le restanti partite come se fossero tutte degli spareggi, delle finali, e così, coi play off in tasca anche sollevare la Coppa Italia all’Arechi prima di Pasqua avrà un sapore più gustoso.
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