In termini aziendali invece, le coreografie quantificano maggiori ricavi da stadio, da marketing e merchandising. Lo scorso anno calcistico, le tifoserie di Salernitana e Inter, si divisero il primato per la migliore coreografia posta in essere dai propri “supporters”, in occasione delle partite della propria squadra del cuore. La coreografia della Curva Sud della Salernitana, realizzata allo stadio Arechi, in occasione della partita con il Poggibonsi risultò essere al primo posto della classifica mondiale del “Top5 Ultras of the week”. (fonte Granatissimi.com)
Alle spalle della coreografia granata si sono collocarono : Dinamo Dresda- Energie Cottbus (serie A tedesca), Zenit San Pietroburgo- Rubin Kazan (serie A russa), Panathinaikos – Barcellona ( play off di Euroleague di basket), Dnipro – Shaktar Donetsk ( campionato ucraino). In termini di coreografie, il modello italiano realizzato dai tifosi dell’Inter , in occasione della finale di Champions contro il Bayern Monaco dello scorso 22 maggio 12, e’ stato oggetto di un documentario presentato al Fussballfilmfestival di Berlino. (fonte La Gazzetta dello Sport)
Gli “ingredienti” di tale coreografia allestita al Bernabeu di Madrid risultano essere i seguenti: 15.000 mila bandierine, 15.000 mila cartoncini,2.900 metri quadrati di tela verniciata, 2 chilometri di corde, 110 tifosi per l’allestimento, quattro furgoni per trasportare il materiale. Intanto secondo un sondaggio Demos la società bianconera è la più amata dai tifosi in Italia con una percentuale del 28,5%, a seguire il Milan (15,8), Inter (14,5), Napoli (13,2), Roma (7,3), Fiorentina (2,6). Il club caro al presidente Agnelli risulta essere anche il più “antipatico” (26,6%) a seguire Inter (12,7) e Milan (9,3).
Allo stato “cresce il numero dei non tifosi di calcio”: 2009 (55,6%), 2010 (52,2%), 2011 (54,7%), 2012 (57,1%). Il numero dei tifosi invece “diminuisce” e alla data di settembre 12 si determinava sul valore del 42,9%, “valore minore” rispetto ai dati degli anni precedenti: anno 2011 (45,3%), 2010 (52,2%), 2009 (55,6%). Secondo un “sondaggio” della Gazzetta dello Sport nell’ultima stagione calcistica il 51% dei tifosi intervistati non è andato mai allo stadio e solo il 49% si è recato allo stadio almeno una volta. Per l’ 84% dei tifosi i prezzi dei biglietti risulta essere alto, mentre per il 16% il prezzo risulta essere corretto. Fidelizzare dei tifosi, per vincere la sfida al “calcio recessione”?
Antonio Sanges – Dottore Commercialista
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