“Io penso che siamo in un Paese democratico e garantista: ci vogliono tre gradi di giudizio per essere colpevoli. Forse per i politici bisogna riflettere se lasciare o non un incarico dopo il primo grado di giudizio e nel caso del Presidente Caldoro non siamo nemmeno a un avviso di garanzia: vada avanti”.
È quanto ha dichiarato Edmondo Cirielli deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale in un’intervista all’agenzia di stampa Il Velino, commentando i momenti di tensione che si vivono in Regione Campania in seguito all’inchiesta che coinvolge il capo della segreteria del Governatore. “Mi limito a parlare sulla scorta di quello che ho letto dai giornali e credo che tutto si sia mosso da un atto troppo frettoloso della Banca d’Italia che ha segnalato alla Procura. Proprio perché siamo all’inizio dell’indagine – ha continuato Cirielli – io direi che è giusto aspettare gli sviluppi della vicenda prima di giungere ad affrettate conclusioni”.
“Il Governatore è stato super trasparente nel presentarsi alla stampa e molto chiaro quando ha affermato che qualora emergessero responsabilità della sua famiglia, farebbe un passo indietro”. Quanto alle altre inchieste che a vario titolo coinvolgono la politica regionale e in particolare il parlamentino campano, Cirielli ritiene che: “Caldoro è un caso a parte perché rappresenta un ente dove molti possono sbagliare, finora non sono emerse sue responsabilità precise, del resto è il terzo presidente della regione più amato d’Italia, questo significa che la gente sa discernere le cose e apprezza la serietà di Stefano Caldoro”.
1 Commento