Foggia e compagni sanno che non possono permettersi il lusso di commettere passi falsi, essendosi giocati in tal senso il bonus in terra toscana. Saranno vietati gli errori individuali, come quelli commessi in serie allo Zecchini, e bisognerà ritrovare il piglio battagliero palesato nel corso delle prime gare della nuova gestione tecnica, quando la Salernitana ha collezionato palle gol in serie, stazionando stabilmente nella metà campo degli avversari. Per quanto riguarda gli interpreti, Gregucci dovrà fare a meno degli infortunati Molinari, Esposito e Berardi, di Ginestra (che è in ripresa, ma ancora non disponibile) e di Mancini, alle prese con un virus. Rispetto al match di mercoledì sera a Monza, dovrebbero rientrare nell’undici titolare Foggia, Mendicino, Volpe, Piva e Scalise. I granata dovrebbero presentarsi in campo con Gori in porta; Scalise, Bianchi, Tuia e Piva in difesa; Pestrin e Volpe in mediana; Foggia, Mounard e Gustavo alle spalle di Mendicino. In panchina si rivedrà Sembroni, che non ha potuto giocare al Brianteo in quanto squalificato.
La Salernitana vuole espugnare il fortino Catanzaro
Espugnare il fortino Catanzaro è la missione che la Salernitana si propone di portare a termine per domenica, così da poter accorciare ulteriormente le distanze dalle zone nobili della classifica. I calabresi di mister Brevi hanno la miglior difesa del girone e non subiscono gol da 6 gare consecutive. La squadra granata, che con Gregucci all’Arechi ha sempre segnato e vinto tutte le gare della nuova gestione, proverà a violare la porta dei giallorossi. E’ per questo motivo che al 3-5-2 degli ospiti (che in fase di non possesso diventa un accorto 5-3-2), il tecnico della Salernitana opporrà il consueto modulo 4-2 e fantasia. I granata cercheranno di tenere in campo un atteggiamento propositivo (cosa che non gli è riuscita a Grosseto, nell’ultimo impegno di campionato prima della sosta forzata per la questione Nocerina), ma anche equilibrato.
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