Aprire un tavolo di discussione dove recepire eventuali storicità da mantenere e che, involontariamente, potrebbero essere state compromesse dall’attuale progetto è dimostrazione di vivere civile in una società che guarda al futuro, all’occupazione, alla riqualificazione senza dover cancellare le tracce di un passato che ci appartiene. Per quanto riguarda, poi, la fruizione del progetto, appare chiaro che proprio la vivibilità di un’area attualmente degradata e la centralità dell’uomo sono gli elementi che sono stati tenuti in maggiore considerazione.
Saremmo felici, quindi, di poter dialogare con l’Avvocato Antonio Cammarota e con tutti coloro che non intendano bocciare le trasformazioni urbane per “partito preso”, ma che intendano partecipare con fattiva collaborazione.
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