E’ per questo che nella mente del trainer granata è balenata l’idea di rinfoltire la mediana con un elemento in più (che possa dare comunque una mano in fase offensiva, Volpe ad esempio può farlo tranquillamente). Ma alla fine il tecnico pugliese dovrebbe confermare l’assetto “base”. In porta ci sarà Gori, con Iannarilli dodicesimo, visto che Berardi starà fuori tre settimane. In difesa toccherà a Scalise, Bianchi, Tuia e Piva, che sarà preferito a Pasqualini. In mediana tornerà titolare Pestrin, Volpe potrebbe essere preferito a Montervino oppure potrebbe anche giocare assieme al capitano avanzando di qualche metro il proprio raggio d’azione (in questo caso il sacrificato sarebbe Gustavo, in predicato di partire nuovamente titolare). In avanti, invece, sono certi del posto Foggia e Mendicino (risparmiati a Monza da Gregucci) e Mounard (che è uscito nella ripresa al Brianteo proprio nell’ottica di un impiego dal primo minuto contro il Catanzaro). Col gol siglato nella gara d’andata della finale di Coppa Italia di Lega Pro, Ricci potrebbe essersi guadagnato un posto almeno in panchina.
Contro il Catanzaro tornano i BIG, i dubbi di Gregucci in mediana
Espugnare il fortino Catanzaro, che in campionato non subisce reti da un’eternità, e allo stesso tempo affrontare il match in maniera equilibrata, senza isteria, per evitare di esporsi alle ripartenze degli ospiti, molto pericolosi pure sui calci piazzati. La Salernitana deve vincere lo scontro diretto di domani e per questo chiede un aiuto, in termini di sostegno, di calore, di affetto alla sua gente (sono previsti 10 mila spettatori all’Arechi), ma non deve farsi prendere dalla frenesia, perchè potrebbe pagare eventuali errori a caro prezzo. Da un punto di vista strettamente tattico, la squadra di Gregucci potrebbe incontrare qualche problemino in mezzo al campo: i granata schierati col 4-2-3-1 potrebbero ritrovarsi in inferiorità numerica al cospetto del 3-5-2 (o meglio 5-3-2) praticato dagli ospiti.
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