Di pochi giorni fa, invece, la buona notizia, giunta dal Ministero di Grazia e Giustizia, che si è espresso positivamente in merito all’istanza per il mantenimento della sede dell’Ufficio del Giudice di Pace presentata dal Comune di Mercato San Severino, ai sensi del decreto legislativo 156/2012. Il Comune di Fisciano, insieme a quelli di Siano, Bracigliano e Calvanico, ha accolto di buon grado la proposta avanzata dal Comune di Mercato San Severino di stipulare una convenzione relativa alla gestione associata dell’Ufficio del Giudice di Pace, presidio di giustizia sul territorio nonché fondamentale per la vita economica e sociale dei cittadini e delle imprese.
A tal proposito, nell’aprile 2013, il consiglio comunale di Fisciano adottò una delibera per dare il via libera definitivo all’attuazione della convenzione che prevede, per ogni Comune aderente, di farsi carico pro-quota delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio di giustizia nella relativa sede, incluso il fabbisogno del personale amministrativo e tenuto conto anche della disponibilità del Comune di Mercato San Severino a fornire un’idonea sede nel proprio territorio. Il sindaco di Fisciano, Tommaso Amabile, nella circostanza si impegnò a trasmettere agli altri enti locali lo schema di delibera ai fini dell’adozione dello stesso provvedimento.
“Siamo soddisfatti del parere positivo ottenuti dal Ministero di Grazia e Giustizia – ha dichiarato il primo cittadino – L’Ufficio del Giudice di Pace di Mercato San Severino è indispensabile per lo sviluppo economico e sociale della comunità della Valle dell’Irno. La sua soppressione avrebbe mortificato il nostro territorio, privandolo di un fondamentale servizio di giustizia, essenziale alla vita dei cittadini”. “Mantenendo attivo il Gdp di Mercato San Severino – continua Amabile – si evita la trasferta presso gli uffici di Nocera Inferiore, garantendo un cospicuo risparmio in termini economici e di tempo”. L’accordo stipulato prevede la costituzione di una pianta organica del personale amministrativo coperta con personale dei Comuni aderenti alla convenzione e spese derivanti dalla gestione unificata del servizio ripartite fra gli enti locali in base al numero di abitanti. Le spese annuali sono stabilite dalla conferenza dei sindaci, l’organismo collegiale che cura la gestione di indirizzo del servizio convenzionato.