La somma restante, 878.549,68 euro, doveva essere restituita allo Stato. Tuttavia, riconoscendo la permanenza delle ragioni per le quali il finanziamento era stato concesso e il valore del progetto per la riqualificazione di via Nettuno (“Recupero delle strade d’accesso alla città antica. Mobilità ed accoglienza-sistemazione percorso pedonale ex Cirio – Torre di Mare”), la Ragioneria Generale dello Stato ha autorizzato il Comune di Capaccio Paestum a trattenere il finanziamento.
Lo scorso 28 febbraio, infatti, alla Ragioneria Generale dello Stato è stata inviata una relazione a firma del sindaco Italo Voza corredata da crono-programma dei lavori, delibere di Giunta e catalogo del concorso di idee per dimostrare che i ritardi non erano dovuti all’ente, bensì erano stati causati da impedimenti esterni. Il progetto è già esecutivo, i lavori dovranno essere ultimati entro 36 mesi e riguardano impianti di illuminazione, marciapiedi e aree verdi di via Nettuno, strada che costeggia l’antica cinta muraria dall’incrocio all’altezza dell’ex Cirio fino a Torre di Mare.
«Ringrazio per il lavoro svolto l’architetto Rodolfo Sabelli: il progetto di riqualificazione della strada che collega la zona archeologica con Torre di Mare è di grande qualità e ha ottenuto il parere favorevole della Soprintendenza ai beni archeologici e riscontro positivo anche a Roma. – afferma il sindaco Italo Voza – Per cui è stato possibile recuperare il finanziamento che avevamo perso in quanto dal 2005 non era stato messo in relazione con progetti definitivi ma solo con ipotesi di progetti».
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