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Pellezzano: i bimbi delle elementari “intervistano” il Sindaco Citro

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L’invito dei bambini rientra all’interno di un progetto di giornalismo, curato da Francesca Blasi, che la scuola propone ai suoi piccoli ospiti: un viaggio concreto nel mondo dell’informazione e della comunicazione. Dalla conversazione con i bambini è emersa la curiosità circa la figura del sindaco e il desiderio di comprendere meglio quale fosse il suo compito.

I bambini hanno accolto il primo cittadino insieme alla loro tutor  Antonella Intennimeo, ponendogli numerose domande sul suo “lavoro di sindaco”, chiedendogli spiegazioni sui programmi amministrativi, su cosa fa per il paese e chi lo aiuta. Il sindaco ha risposto a tutte le domande dei bambini, sottolineando che il suo è un “mestiere” che nasce da una motivazione profonda, che devi sentire dentro, per farlo con amore, che dà molte gioie, ma anche tanti pensieri e, a volte, qualche delusione.  Ha assicurato loro che a breve sarà realizzato il nuovo campetto di calcio e che nei programmi dell’amministrazione c’è anche la realizzazione di una struttura tipo “copri scopri” come valida alternativa ad una struttura fissa per utilizzare il campetto come una vera e propria palestra nei mesi invernali.

Ha spiegato che il suo compito è di adoperarsi per il bene della comunità, che egli è al servizio dei cittadini, e che si adopera per aiutarli a risolvere i loro problemi. Ha parlato di regole, ma anche di buon senso, ed ha invitato i bambini al rispetto di se stessi e degli altri, perché solo così si può costruire una società veramente democratica e moderna.  Per gli scolari è stata un pomeriggio davvero speciale.

 

“Anche per me è stato un onore essere ospitato dalla scuola  e poter raccontare ai futuri cittadini la mia esperienza di amministratore – afferma il sindaco Carmine Citro – È bene che i bambini e i ragazzi si avvicinino fin da piccoli alle istituzioni e ai rappresentanti delle istituzioni e che avvertano la positività che c’è in questo servizio. Un domani toccherà a loro. Un grazie alle maestre e alla preside che hanno la sensibilità di mettere in campo progetti educativi di tale spessore”.

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