Si è ritenuto di mettere in luce alcune anomalie presenti nel bando stesso in particolare in relazione all’impossibilità di prevedere una effettiva salvaguardia dei livelli occupazionali esistenti: si sta infatti parlando di oltre centocinquanta operatori, per la massima parte lavoratrici impiegate nel medesimo servizio anche da oltre vent’anni, che malgrado tutti i recenti orientamenti nell’ambito della composizione delle procedure di appalto pubblico, malgrado la possibilità di fare nel bando esplicito riferimento alle cosiddette “clausole di salvaguardia” in caso di cambi di appalto, malgrado la sensibilizzazione che sull’argomento ha tentato di suscitare la scrivente Organizzazione Sindacale e, non da ultimo, in barba ad un interesse sociale che non può e non deve essere estraneo alle determinazioni di un Ente quale l’Università degli Studi di Salerno, ebbene malgrado tutto ciò nel Capitolato non è prevista alcuna tutela per i livelli occupazionali esistenti, e anzi si prevede un diritto di scelta del personale da assumere da parte della Fondazione stessa che – per quanto ci consta – non è affatto legittimo in ambito di appalti di servizio.
Oltre a richiedere l’immediato blocco della procedura di Gara avviata, al fine di meglio valutarne l’impatto sui livelli occupazionali, la scrivente ha altresì proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori impegnati sul medesimo appalto e oggi dipendenti della Fisciano Sviluppo con richiesta di convocazione presso la Prefettura di Salerno per discutere dell’aumento dell’orario contrattuale.