“Gli sversamenti illegali e inquinanti del Canale San Tommaso sono una vera e propria piaga per il paese e soprattutto per i miei concittadini che risiedono nelle zone prossime al Canale. Da qualche giorno le acque si sono tinte di rosso e la situazione non migliorerà con il subentrare della stagione estiva che vedrà un’intensificazione delle attività di lavorazione degli opifici presenti in quell’area.
L’Ente comunale, malgrado gli sforzi dell’Ufficio Ambiente e della Polizia Locale, non dispone degli strumenti idonei atti a monitorare l’intero Canale. Esprimo la mia solidarietà a quei concittadini che vivendo in quelle zone quotidianamente assistono a questo scempio e sono raggiunti dalle esalazioni maleodoranti che emergono dalle acque inquinate. Pertanto, mi appello agli organi competenti in materia per ottenere un supporto operativo e per risolvere definitivamente un problema che angustia il territorio di Angri già da troppo tempo”.
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