Ci crediamo molto e chiediamo a tutti di firmare e aiutarci a portare avanti questo progetto. Il Sindaco Pescatore voleva che il mare fosse il mare e non una pozza senza vita. Con dei piccoli gesti oggi e con un’azione concreta, come prevede questa proposta di legge, possiamo davvero sperare in significativi miglioramenti domani”. Secondo gli esperti, sui fondali del mar Mediterraneo ci sono oltre 500 tonnellate di rifiuti: plastica, vetro, alluminio e tanto altro. La Fondazione dedicata al Sindaco Pescatore ha avviato già nel 2010 un progetto, ancora oggi attivo, che prevede il recupero dei rifiuti che rimangono impigliati nelle reti durante la pesca.
In questo modo i pescherecci che hanno aderito mantengono a bordo il materiale, invece di buttarlo nuovamente in mare, e al rientro in porto separano i rifiuti secondo i criteri della raccolta differenziata. Calcolando che ogni singolo peschereccio pesca, durante la sua giornata lavorativa (che va dalle 4 del mattino alle 18 della sera), circa 50 kg di rifiuti, moltiplicato per 6 pescherecci, abbiamo un totale di 300 kg giornalieri che, moltiplicati per almeno 200 giorni lavorativi corrispondono a 60 tonnellate di rifiuti tolti dal mare, differenziati e riciclati.
La proposta di legge consiste nel concedere agevolazioni economiche ai comandanti dei pescherecci e nel coinvolgere i Comuni che devono prelevare e differenziare i rifiuti. Gli unici Comuni, che dovrebbero aderire, sono quelli dotati di isole ecologiche e che effettuano una raccolta differenziata superiore al 50%. Anche per i Comuni dovrebbe esserci un premio economico in rapporto al materiale raccolto e differenziato. Questa legge aiuterebbe in modo concreto il comparto pesca che in tutta Europa è in profonda crisi, sia per l’alto costo del carburante, sia perché il pescato è diminuito del 50% negli ultimi anni.
Con la pulizia dei fondali marini aiuteremmo a ripristinare l’habitat naturale, in modo da facilitare la riproduzione dei pesci, e nell’insieme questo intervento sarebbe un messaggio positivo per tutti i giovani pescatori che hanno intrapreso o intendono intraprendere questa attività. Potrete seguire tutte le evoluzioni della vicenda sul sito web della Fondazione Vassallo, mentre sulla pagina Facebook continueremo a pubblicare e organizzare contenuti per sensibilizzare ed educare al rispetto dell’ambiente e alla tutela del mare.
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