“Il Governo ha posto la scuola al centro dell’agenda politica italiana, una scelta strategica e che merita il pieno sostegno di tutte le istituzioni impegnate su questo fronte: per questo, per cercare di agevolare il più possibile la messa in partica di questo impegno, abbiamo chiesto a tutte le Province di farci conoscere quali fossero i progetti pronti nel cassetto, che possono essere immediatamente appaltati avendo a disposizione le risorse e senza i vincoli del patto di stabilità.
Si tratta per l’esattezza di 1.091 progetti, per la cui realizzazione servirebbero 982 milioni di euro. In molti casi si tratta di interventi di ricostruzione di scuole danneggiate dai tanti eventi emergenziali che negli ultimi anni hanno colpito il Paese. Ma ci sono ancora 241 progetti per cui servirebbero 103 milioni di euro: si tratta dei progetti ritenuti ammissibili ma non finanziati per mancanza di risorse attraverso il decreto del Fare.
Progetti che possono partire da subito, ed andare a sommarsi ai 56 che invece sono stati finanziati dal decreto con 19 milioni di euro e che sono già stati tutti appaltati. Intervenire su più di 1000 scuole delle 5000 che gestiscono le Province sarebbe un passo importantissimo, sia per assicurare agli studenti scuole migliori e anche più belle, sia per dare fiato alle imprese che avrebbero giovamento immediato dall’apertura di nuovi cantieri. Noi siamo pronti a sostenere il Governo in questa impresa”.