L’assessore Sergio Vetrella ha già convocato varie riunioni. Lunedì ne seguirà un’altra con il Comune e la Provincia di Salerno. Successivamente è in programma un ulteriore incontro con Trenitalia e RFI.
L’obiettivo è individuare una soluzione e recuperare una serie di errori fatti con una legge che richiede la realizzazione di sistemi di trasporto rapido di massa a guida vincolata in sede propria, a contenuto tecnologico innovativo, a cui è corrisposto la realizzazione di una ferrovia convenzionale aggrovigliata con la rete RFI.
La stessa legge, per evitare quello che sta avvenendo, stabilisce ovviamente che la proposta del Comune di Salerno sia corredata dal piano economico-finanziario volto ad assicurare l’equilibrio finanziario, anche perché non è immaginabile prima spendere 50 milioni e poi porsi il problema della gestione. Un regalo dell’opera a RFI, a cui non è noto sapere quale congruità economica è stata accertata.
Un vice-ministro che presiede, presso il ministero dei Trasporti, la riunione, a cui partecipa il presidente Caldoro, alla fine della quale viene firmato un protocollo in cui si impegna tramite il proprio assessore comunale a ridurre i servizi su gomma e a trovare i soldi per coprire la gestione del servizio (dove è il piano che la legge richiedeva?); un articolo di legge del Governo che confonde i costi di investimento e i costi di gestione e finanzia 5 milioni per comprare treni.
Sono tutti errori commessi, che non si possono coprire con offese alla Regione Campania, e quindi ai propri cittadini, cercando scorrettamente di buttare su altri la propria responsabilità, anche attraverso l’utilizzo, da parte del sindaco di Salerno del logo del Comune per affiggere manifesti offensivi contro un’altra istituzione e iniziare probabilmente una campagna politica. Sarebbe opportuno, nel frattempo che si lavora, evitare di insultare istituzioni e cittadini per cercare di coprire i propri madornali errori ed i danni arrecati!