Dopo un periodo di ricovero l’uomo è stato dimesso, ma pochi giorni dopo è deceduto in conseguenza di un aneurisma. I familiari sono rimasti sotto choc, hanno organizzato i funerali e la salma è stata seppellita. Da qualche giorno, però, si è fatto avanti il sospetto che la patologia potesse già essere riscontrata quando il loro congiunto era ancora al “Ruggi”, ed è scattata la denuncia.
Nel registro degli indagati sono stati iscritti tutti i sanitari che hanno visitato il paziente durante il suo percorso ospedaliero: trentanove persone, per le quali è partita l’altro ieri la notifica degli avvisi di garanzia.
Fonte La Città.it