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Salernitana tra mal di pancia… ed equilibri precari

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I campanelli d’allarme suonavano ripetutamente e neanche il più ingenuo tra addetti ai lavori e i tifosi ha creduto fino in fondo che alla base dell’esclusione di Mancini ci fosse solo ed esclusivamente un problema intestinale.  La notizia, ovviamente non ufficiale, viaggia sotto forma di indiscrezione. Lo “spiffero” stavolta è arrivato direttamente al quotidiano “La Città” che quest’oggi ha svelato i retroscena della vicenda. Alla base dell’allontanamento del fantasista ex del Verona che, come scritto sul sito ufficiale della società si sta riatletizzando, ci sarebbe un contrasto con il direttore sportivo Fabiani, nato già nel ritiro di Roma venti giorni fa. Tutto sarebbe scaturito da una non corretta gestione dell’alimentazione del giocatore, per via di alcune intolleranze.

La reazione di Mancini, a quanto pare sopra le righe, avrebbe fatto andare su tutte le furie il diesse. I problemi intestinali del giocatore, che pure ci sarebbero stati, sono diventati poi il pretesto per giustificare la sua assenza prolungata dai campi di gioco. I dettagli della vicenda poco interessano in questo momento, perché ciò che conta ora non è la causa, ma l’effetto che questo episodio sta provocando e rischia di provocare ancora. Allo stato attuale sembra difficile ipotizzare un rientro a breve di Mancini e la squadra rischia così di perdere un altro dei suoi uomini migliori nelle quattro gare più importanti della stagione e soprattutto nei play off. Nonostante nelle sue ultime apparizioni in maglia granata non si sia espresso al meglio, l’ex del Verona rimane un elemento prezioso, in grado di fare la differenza. In questo momento, il raggiungimento dell’obiettivo da parte della Salernitana dovrebbe essere la priorità assoluta per tutti, anche per il diesse.

Le fratture interne sarebbero da evitare in questa delicata fase, in cui, per centrare il bersaglio, occorre remare tutti nella stessa direzione. E’ auspicabile, dunque, adoperarsi per ricucire lo strappo, solo ed esclusivamente per il bene della Salernitana e, nello stesso tempo, sarebbe necessario pure tornare a “tappare” quegli spifferi provenienti dallo spogliatoio che tanti problemi avevano causato nella gestione della prima parte del campionato. La Salernitana insomma deve ritrovare i suoi equilibri dentro e fuori dal campo, perché nelle prossime quattro partite la posta in palio è fin troppo alta.

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