Dopo l’identificazione gli Agenti hanno iniziato ad ispezionare l’area: tutto intorno alla rete erano disposte gabbie con avifauna protetta appese ai rami degli alberi. Tra essi un verdone, alcuni verzellini, ibridi e fringuelli. Nei pressi della rete erano legati alcuni uccelli usati come zimbello in condizioni molto precarie, presentavano di fatto un piumaggio rovinato e le primarie e le timoniere in condizioni inidonee per permettere il volo all’uccello. Durante il controllo veniva rinvenuto in una gabbia di ridotte dimensioni, un fagiano maschio. Viene individuata una baracca in cui erano presenti alcune gabbie, secchi di mangime e richiami acustici riproducenti i versi degli stessi uccelli detenuti. Il materiale veniva catalogato e sequestrato.
L’uomo è stato condotto presso la caserma dei Carabinieri di Bracigliano per gli accertamenti: redatti i verbali per i reati di uccellagione, detenzione di fauna particolarmente protetta, detenzione di richiami acustici vietati, maltrattamento. Elevata inoltre una sanzione per mancata microchippatura di un cane meticcio legato all’esterno della baracca. Al termine delle operazioni, gli agenti hanno liberato 11 verzellini, 10 cardellini, 1 fringuello, 1 verdone e 1 fagiano in luogo idoneo in quanto questi risultavano catturati di recente. Gli esemplari incamiciati usati come zimbello sono stati trasportati al CRAS di Napoli per le relative cure e riabilitazione. Il personale ENPA hanno voluto ringraziare la fondamentale presenza della Polizia Provinciale e dei militari dell’Arma dei Carabinieri per la costante presenza al contrasto al bracconaggio.
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