GORI intende chiarire che l’ordinanza sindacale n. 23 del 31 marzo scorso, con la quale il Primo cittadino di Fisciano ha intimato all’azienda l’urgente esecuzione di lavori di ripristino di parte del manto stradale in un tratto di via Generale Nastri non ha modo di esistere. Secondo quanto riportato nell’ordinanza, infatti, il cedimento avrebbe causato la rottura della rete fognaria. Dai sopralluoghi effettuati dai tecnici GORI, invece, si evince con chiarezza che lo sprofondamento in questione ha interessato soltanto la soletta del canale per la raccolta delle acque meteoriche e non il tratto della rete fognaria di competenza di GORI. Analogamente, il Comune nel 2013 aveva chiesto lo stesso intervento alla GORI per la medesima situazione, ma ha poi desistito a seguito dei chiarimenti sulle competenze forniti dall’azienda.
Dai mezzi d’informazione abbiamo appreso che nella giornata odierna sono iniziati i lavori di riparazione da parte di una ditta incaricata dal Comune, che sarebbe intenzionato poi ad agire in danno nei nostri confronti. GORI ovviamente non ha dato esecuzione all’ordinanza sindacale ed invita il Comune a ritirarla al più presto, preannunciando l’intenzione di impugnarla dinanzi all’Autorità giudiziaria competente. “Auspichiamo – spiega l’amministratore delegato di GORI, Giovanni Paolo Marati – che il Primo cittadino ritiri al più presto l’ordinanza in questione al fine di evitare un inutile e dispendioso contenzioso legale che non ha alcun presupposto oggettivo, come del resto più volte chiarito al Comune. In ogni caso, nell’ottica della collaborazione istituzionale, restiamo disponibili a fornire ulteriori chiarimenti al fine di chiudere in maniera celere l’intera vicenda”.
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