Al di là del fenomeno di costruzioni in difetto assoluto di titoli abilitativi, ha preso corpo una forma di abusivismo consumato in forza di autorizzazioni in frode alla legge (articolo 9, 3, 44 decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001 e ora 44, comma 2 e 3 legge regionale n. 16 del 2004), attraverso permessi di costruire per la realizzazione di case rurali con volumi aggiuntivi asseritamente a servizio dei fondi agricoli, che non avrebbero potuto esser dimessi. In relazione ad una di dette concessioni edilizie, il sindaco in carica da sette anni, è già stato penalmente censurato per una ipotesi di abuso di ufficio e, per l’effetto, condannato alla pena di anni 1 di reclusione con sentenza del tribunale di Vallo della Lucania n. 1149 del 2004 in data 9 dicembre 2004, con applicazione della prescrizione in sede di appello (sentenza corte d’appello di Salerno n. 280 del 2010 in data 18 febbraio 2010 ) e rinuncia al ricorso per cassazione.
La condiscendenza dell’amministrazione comunale ha favorito la propensione all’abuso trasmodata nella realizzazione di una pluralità di lottizzazioni turistico-residenziali, in conseguenza del rilascio di più titoli abilitativi per costruzioni paludate come agricole in comprensori immediatamente gravanti sulla frazione Scario, riconosciuta e prestigiosa località balneare; Il Comandante del corpo di polizia urbana è stato fatto oggetto di gravissime ritorsioni, rappresaglie e violenze, fisiche e morali, per non aver assecondato illegittime ed arbitrarie disposizioni dell’amministrazione Comunale. Ne era scaturito il progressivo depotenziamento del Corpo di polizia urbana.
Per questi ed altri motivi, ben documentati dalla corposa interrogazione parlamentare, di cui sono il primo firmatario, presentata con i deputati Angelo Tofalo (M5S) e Sabrina Capozzoli (PD), abbiamo chiesto al Ministero dell’Interno ed al Governo di valutare i presupposti per loscioglimento del comune di San Giovanni a Piro ai sensi dell’articolo 141 del decreto legislativo n. 267 del 2000.
Il testo dell’intera interrogazione parlamentare