Poche le segnalazioni anonime. Nessun minorenne si è rivolto direttamente al Garante, sebbene questa opzione sia giustamente prevista e promossa dalla legge istitutiva. Le criticità segnalate più di frequente sono quelle tra privati e istituzioni (64,3%): riflettono un malumore diffuso e un sentimento di sfiducia negli organismi e negli operatori dello Stato e degli Enti locali competenti ad intervenire, che investe i cittadini coinvolti soprattutto in problematiche di tipo familiare. Vengono attaccate duramente le comunità, non comprese nella loro valenza educativa; contestati aspramente i provvedimenti dei Tribunali per i minorenni in ambito civile; svalutato, talvolta sin quasi fino all’oltraggio, il lavoro degli operatori del servizio sociale.
Alta è anche la conflittualità tra privati, prevalentemente tra genitori. Sono emblematiche, in tal senso, le 55 segnalazioni all’Autorità che riguardano i figli contesi tra genitori a seguito della loro separazione che, unite alle 14 relative ad altrettanti episodi di sottrazione internazionale di minorenne, costituiscono il 36% del totale delle segnalazioni pervenute nel corso del 2013.
Rilevanti per il numero che raggiungono (42) sono anche le segnalazioni che riguardano i media: soprattutto programmi televisivi andati in onda sulle reti nazionali pubbliche e private che non appaiono adatti a un pubblico di minori o trailer ritenuti altrettanto inappropriati alla visione dei più piccoli, proposti nelle sale cinematografiche prima delle proiezioni di film per bambini. In questi casi, l’Ufficio ha inoltrato la segnalazione per competenza al Comitato media e minori. Delle 193 segnalazioni del 2013, 38 sono state inoltrate ai Garanti Regionali e delle Province autonome per competenza territoriale, e hanno riguardato in particolare tematiche scolastiche e di figli contesi. Il Garante Regionale al quale sono state inviate più segnalazioni è quello del Lazio (12).