Il progetto, assolutamente a costo zero per l’Amministrazione Penitenziaria, prende le mosse dalla ferma convinzione dei suoi promotori della cultura quale strumento indispensabile per la conquista della vera libertà e consentirà, attraverso specifici corsi di formazione, ai numerosi detenuti impegnati sia nei corsi di scrittura creativa che nel laboratorio teatrale, di acquisire competenze anche sotto il profilo del marketing con particolare riferimento alla tematica “diritti d’autore”, con una finalità meramente imprenditoriale che consentendo loro di diventare imprenditori di sé stessi assicuri possibilità di lavoro e di inclusione sociale.
Non si sarà mai veramente liberi, mai veramente autonomi, mai veramente indipendenti senza un proprio pensiero e senza la capacità di esternarlo, e tanto in ogni stato, non solo dunque, in quello detentivo.
“In un’epoca decadente, in cui la forte crisi economica non sembra lasciare spazio ad altri argomenti ed offrire valide alternative alla disperazione, nè dare concreti segnali di speranza per quegli uomini che lo Stato ci affida con il preciso mandato di restituirli rieducati alla società” sostiene la dottoressa Rita Romano, direttore dell’ Istituto di Pena “la Cultura rimane l’unico strumento di riscatto e l’ultimo baluardo contro la barbarie della massificazione spersonalizzante. Investire in cultura significa, dunque, investire sulla persona per recuperarne la centralità.
Da qui l’enorme portata dell’operazione che ci si accinge ad intraprendere e per la cui realizzazione si ringrazia Gino Paoli, Presidente della SIAE, nonché il Direttore Generale Dr. Gaetano Blandini. La sinergia messa in campo consentirà ai nostri ospiti di volare verso orizzonti più ampi ed approdi più sicuri “aprendo”, appunto “il cielo in ogni stanza”
F.to Rita Romano – Direttore
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