La Tempor è una importante Società di somministrazione lavoratori interinali, la cui esclusione era stata disposta dalla Salerno Pulita a causa di “grave malafede” perpetrata dalla Tempor stessa nell’esecuzione di precedente rapporto contrattuale di fornitura lavoratori interinali; rapporto, nell’ambito del quale, la detta Società aveva interrotto la messa a disposizione dei lavoratori (con conseguente ed inevitabile interruzione del servizio di raccolta rifiuti) in un giorno della settimana di ferragosto del 2012 nonché nel successivo giorno della Festa del Santo Patrono cittadino (21 settembre).
E tanto – come chiarito dall’avv. Emilio Ferraro che ha patrocinato la Salerno Pulita nel corso del giudizio – determinando gravi disagi alla mobilità cittadina (intralciata dalla spazzatura non rimossa) nonché, soprattutto, gravi rischi per la salute e la salubrità pubbliche (messe in serio pericolo allorquando, in presenza della “calura” estiva, non si è provveduto tempestivamente alla raccolta dei rifiuti dalle strade cittadine).
Per queste ragioni, le relazioni tra le parti erano man mano divenute sempre più tese, accompagnate da una crescente “ostilità” sfociata in numerose “uscite pubbliche” nelle quali gli organi di vertice della Tempor hanno attribuito condotte “deplorevoli” (di cui spesso si è ventilata addirittura la rilevanza penale) da parte della Salerno Pulita. All’indomani della sentenza, il Presidente della Società pubblica salernitana, il dott. Pellegrino Barbato, ha dichiarato che «Nel rigettare il ricorso presentato dalla Tempor, il T.A.R. ha confermato la legittimità e la correttezza dell’operato della Salerno Pulita e dei suoi organi.
E’ evidente infatti che, alla luce della detta pronuncia giurisdizionale, nessuna delle “deplorevoli condotte” attribuite alla Salerno Pulita può legittimamente ravvisarsi nella realtà dei fatti e che del tutto legittima è stata l’esclusione della Tempor dalla gara d’appalto (per somministrazione lavoratori interinali) da ultimo bandita, atteso che la stessa si era resa responsabile, nei confronti della Salerno Pulita, di “condotta in malafede” nell’ambito di precedente contratto di somministrazione lavoratori». Morale della favola: la Tempor che “tante ne aveva dette” nei confronti della Salerno Pulita, sia dell’Amministrazione comunale salernitana (anch’essa tacciata di “inaffidabilità” e di inadempienze varie) è stata smentita dal Tribunale amministrativo.