“Interpretato la gara di domani come se fosse l’ultima, come la partita che chiude il nostro campionato. Sta a noi di domenica in domenica tenere aperta quella finestra da cui poter continuare a respirare. Dobbiamo affrontare questo impegno con la massima concentrazione e con grande umiltà. I miei giocatori sanno bene che domani ci attende una partita difficilissima, determinante per le nostre sorti, fondamentale per i nostri giochi. Guai a trascurare le insidie che porta questo weekend”.
In Toscana i granata dovranno fare i conti con le pesanti assenze di Pestrin e Montervino. Il mister non appare preoccupato, convinto che chi giocherà non farà rimpiangere gli assenti: “Sono defezioni che possono capitare nell’arco di una stagione e poter disporre di una rosa ampia serve anche per sopperire a situazioni del genere. Faremo la nostra partita con i giocatori che abbiamo a disposizione e, come ogni domenica, sceglierò gli undici che riterrò più adatti per lottare e fare bene per la squadra. Mancini play-maker? Manuel è a disposizione. Abbiamo diverse soluzioni in quel ruolo e valuterò domenica quale sarà la migliore”.
La gioia in trasferta manca dal lontano 22 febbraio, ma per Gregucci la prolungata astinenza da vittoria lontano dall’Arechi non rappresenta un peso: “La Federazione mette in palio tre punti in ogni partita, noi lavoriamo durante la settimana per cercare di conquistarli. Che questo avvenga in casa o in trasferta non ha importanza. Mancano tre gare alla fine del campionato e ne guarderemo, come sempre, una alla volta, provando a trarre il massimo da ognuna di esse. L’importante è salvaguardare la qualificazione ai play-off, che non abbiamo ancora raggiunto. La strada da percorrere è in salita e solo alla fine tireremo le somme.
Infine su Volpe, rigenerato proprio dall’avvento sulla panchina granata di mister Gregucci: “Come tutti gli altri, Alessandro è un giocatore che mette le sue qualità al servizio del gruppo e sta dando un contributo importante alla Salernitana. Ma è la squadra, secondo me, ad aver raggiunto una certa armonia di gioco. Il nostro lavoro mira quotidianamente a trovare equilibrio nelle due fasi e più che i singoli, è il collettivo ad aver fatto passi in avanti nella giusta interpretazione della partita”.
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