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Aeroporto, il Comune di Salerno apre a partnership con Gesac

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Nella stagione estiva 2014 il sistema aeroportuale Sardegna sarà collegato con 87 aeroporti: 24 nazionali, 52 dell’Unione europea e 11 extra Ue. Nel complesso, i tre scali sardi di Cagliari, Olbia e Alghero contano 53 rotte nazionali e 91 internazionali, per un totale di 144 rotte. I dati sono stati diffusi questa mattina in una conferenza stampa dagli assessori regionali dei Trasporti e del Turismo, Massimo Deiana e Francesco Morandi, alla presenza dei vertici delle società di gestione dei tre aeroporti e del direttore regionale dell’Enac nell’isola, Marco Di Giugno. Nel Nord Ovest con Cuneo, Torino, Genova e Milano, nel Nord Est con Treviso Trieste Venezia e Verona, Centro Parma, Bologna, Firenze, Pisa Perugia, Ancona Pescara Roma e Sud con Salerno, Napoli, Bari, Palermo, Trapani.

Riguardo ai collegamenti verso gli aeroporti europei, la parte del leone la fa la Germania, con 14 scali, seguita dalla Francia con nove ed il Regno Unito con cinque, mentre tra le rotte extracomunitarie vi sono i collegamenti con la Svizzera. Sulla base del numero di frequenze settimanali offerte, il principale vettore operante in Sardegna è Meridiana con 259 frequenze totali, seguito da Ryanair con 219 frequenze. Quindi Alitalia con 143 e EasyJet con 112. Intanto il Comune di Salerno sembra orientato a non ostacolare l’ingresso di Gesac in una eventuale operazione di gestione dello scalo aeroportuale salernitano. A ipotizzare la partnership tra l’aeroporto Costa d’Amalfi e Capodichino l’assessore municipale al Turismo Enzo Maraio in una intervista televisiva.

Intanto si aspetta l’esito del bando di privatizzazione dell’aeroporto Salerno- Costa d’Amalfi in scadenza il prossimo 28 aprile, al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Contestualmente si lavora per arrivare alla firma del protocollo che consentirà alla Regione Campania di entrare nella start up dello scalo salernitano assicurando così lo sblocco dei famosi 49 milioni di euro per l’allungamento della pista, necessario per un concreto e reale rilancio delle attività aeroportuali ed anche per garantire alla struttura una maggiore appetibilità.

 

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