«Come è stato possibile – si chiedono gli esperti – che per anni nel caso salernitano (fino ad aver accumulato oltre 1,5 miliardi di perdite iscritte a bilancio, con migliaia di ricorsi contro l’Asl, mesi e mesi di ritardo nei pagamenti che crescevano di trimestre in trimestre) nessuno sia intervenuto per chiudere i rubinetti? Anche perchè, poi, si è dimostrato, e lo dimostra l’attuale risultato ottenuto dal direttore generale che ha proseguito l’opera di infrastrutturazione gestionale avviata, i soldi bastavano e avanzavano, tanto da pagare in anticipo le fatture, anche quelle non scadute, dei propri fornitori colpiti dal sisma in Emilia Romagna o avviando i weekend operatori per ridurre le liste di attesa».
FonteOnline-news.it